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PRESENTO LA BAITA – il regalo di Cesco Piumatto a La Baita

Il “vecchio Cesco” PIUMATTO, noto corniciaio cuneese, a lungo appassionato sostenitore del nostro Gruppo Corale, fino alla fine degli anni ‘60 ebbe spesso l’occasione di presentare il nostro coro durante le prime esibizioni a Cuneo, alternando il commento ai nostri canti con le sue poesie in puro dialetto piemontese “nostrano”.
Recentemente il figlio “Gibi” Gilberto, anch’egli corniciaio, in occasione del nostro concerto tenutosi a Sant’Anna di Valdieri il 23 Settembre scorso, ha ripreso l’antico ruolo del padre ed ha recitato alcune poesie composte da Cesco.

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Inoltre ci ha fatto una grande sorpresa ed un grande regalo perché ha recitato una poesia, da Lui trovata negli archivi del padre, dedicata a LA BAITA! Nessuno di noi, neanche tra i più “vecchi” sapeva dell’esistenza di questa poesia, e siamo rimasti tutti enormemente gratificati da questa “piacevolissima scoperta”.

Ovviamente al termine del concerto ci siamo subito premurati di chiedere a Gibi una copia della poesia e la cosa altrettanto simpatica che Lui è venuto a trovarci presso la nostra sede, prima delle consuete prove del martedì e non solo ci ha portato il testo della poesia ma ce l’ha portata “bella incorniciata” …..con una cornice molto elegante e fine e tutto questo al solo “costo” di un buon bicchiere di prosecco e di qualche minuto di vecchi ricordi condivisi.
Adesso la poesia di Cesco fa bella mostra di sé, presso la nostra sede, inquadrata con la bella cornice predisposta dal figlio Gibi!

A noi non resta che dire, ancora una volta: “tante grazie a Cesco ed a Gibi”!

PRESENTO LA BAITA


Così da gnente ‘s pol disse lè nassuva
trovandsse frà le baite e ‘n mes ai roc,
qoasi ‘n ten nen le fasse e le chersuva
le ‘n nuva granda e la butaie poc.
Fasand i primi pass, adasi a ‘stent
a l’aria ‘d le montagne, al sol e al vent.


‘T seira su ‘n montagna al ciair ‘d la luna
o forse stà ‘s n banca long al vial,
son nà le prime prove a una a una
l’idea luminosa ‘d na coral.
‘L penssè va adess nostalgic al ricord
‘d cole prime ainssie. Ai primi acord.


Sia na canson d’amor, sia na legenda
cantà con note lente e misurà,
la storia d’una fior dlica ‘d na sciuenda
o ‘d na pastora bela ‘n mes ai prà.
Sio cant ‘d la montagna o cant del pian
la BAITA a lè presenta a man a man.


A. Piumatto

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